Suolo Vulcanico
L’unicità di Monte Rosso è strettamente legata alla matrice vulcanica del suolo in
Pozzolana Rossa, in cui strati di sabbia e pietra pomice si alternano. Il colore rossastro è dovuto all’alta concentrazione di elementi ferrosi, che conferiscono al vino una particolare sapidità e mineralità. Leggera ed aerata, essa è una pomice porosa e friabile che permette alle radici delle viti di penetrare in profondità e di drenare l’acqua in eccesso, assorbendone solo una minima quantità, che garantirà alle viti l’approvvigionamento durante i periodi più siccitosi. Per la viticoltura eroica dell’Etna la pioggia di cenere vulcanica, durante i fenomeni esplosivi, funge da concime naturale, come una vera e propria doccia energetica di sostanze minerali quali potassio, fosforo e manganese.
Le Viti
La produzione vitivinicola Etnea entra nella storia nel VIII secolo a.C. con i coloni Greci che introdussero la forma di allevamento nota come “
Alberello Etneo”. Esso era l’impianto preferito dalle antiche popolazioni latine poiché la disposizione delle viti risultava in perfetta armonia con il territorio e garantiva, inoltre, di sfruttare al massimo il terreno a disposizione, offrendo a ogni singola pianta la giusta porzione di suolo e di sole. Grazie all’alta densita d’impianto (
1:1 m – 9000 ceppi/ha), al terreno poco fertile e alle difficili condizioni ambientali, dovute alla carenza d’acqua, le radici si sviluppano verticalmente. Inoltre la potatura corta (2 gemme per sperone) e l’equidistanza delle spalle dal tronco, alto circa 80 cm, permettono maggiore concentrazione ed una maturazione più omogenea dei grappoli.